Presentazione Squadre 2022: Lotto Soudal
La Lotto Soudal punta ancora alle classiche e agli sprint nel 2022. Dopo un 2021 abbastanza deludente, condizionato soprattutto dall’infortunio di Caleb Ewan nella seconda metà di stagione, la formazione belga anche quest’anno cercherà tante affermazioni parziali, sperando anche che i veterani possano riscattare l’annata difficile dello scorso anno e i giovani possano riuscire a compiere quello step di maturità in più che li porterebbe a essere in grado di competere ad alto livello. Per caratteristiche dei corridori in organico la squadra dovrebbe provare a brillare soprattutto a inizio stagione nelle Classiche del Nord, per poi concentrarsi sulle volate e sugli attacchi da lontano nei GT.
Gli uomini più attesi
L’uomo più atteso è senza ombra di dubbio Caleb Ewan, corridore in grado di trascinarsi la squadra sulle spalle per tutta la prima parte del 2021 prima che la caduta al Tour lo fermasse. Il velocista australiano tornerà alla Grande Boucle per cercare altre vittorie in volata sfruttando anche un treno rinnovato, che quest’anno potrà contare sui nuovi arrivi Rudiger Selig e Michael Scharwzmann, oltre che sul fido Roger Kluge. Il classe ’94, poi, quest’anno punterà ancora una volta anche la Milano-Sanremo dopo la prestazione spettacolare che aveva regalato un anno fa sul Poggio, per poi venire beffato insieme a tutti gli altri da Stuyven al termine della discesa. Se qualche compagno di squadra riuscirà a restare con lui nel finale, potrebbe avere qualche possibilità in più di trionfare sul traguardo di Via Roma.
Tra gli uomini da Classiche che potrebbero riuscirci c’è Philippe Gilbert, che per altro con una vittoria alla Sanremo avrebbe tutte le Monumento nel suo palmares. L’ex campione belga è all’ultimo anno della sua carriera e ha dichiarato di non volersi accontentare di successi facili ma di voler continuare a puntare risultati importanti, nonostante non vinca dal settembre del 2019, quando ancora correva in maglia Deceuninck. Il comparto Classiche, soprattutto per quanto riguarda il pavé, potrà contare poi su Florian Vermeersch, a un passo da un trionfo da sogno nell’ultima Parigi-Roubaix. Il giovane belga non potrà più contare sull’effetto sorpresa, ma sembra avere tutte le carte in regola per fare bene anche ora che è un nome più conosciuto. Al Nord, poi, un importante elemento per la squadra, soprattutto in un ruolo di supporto, sarà anche Jasper De Buyst, corridore già entrato nei primi venti in corse quali Giro delle Fiandre, GP di Harelbeke e Dwars door Vlaanderen. Il 28enne belga è anche dotato di un ottimo spunto veloce, che gli può permettere di dire la sua in quelle volate nelle quali non sarà presente Ewan.
Nelle Ardenne, poi, la formazione di John Lelangue potrà puntare su Tim Wellens, che deve riscattare un brutto 2021 e che in carriera si è mostrato in realtà più cacciatore di tappe nei GT o uomo da classifica per le gare a tappe di una settimana, obiettivi che cercherà di raggiungere anche quest’anno. Il focus principale sulle Ardenne sarà invece quello del danese Andreas Kron, che alla sua prima stagione nel WorldTour ha già ottenuto tre successi e, in generale, ha fatto vedere interessanti sprazzi di talento. Nel 2022 il 23enne potrà continuare la sua crescita partecipando per la prima volta in carriera a tutte e tre le gare del Trittico delle Ardenne, già con l’obiettivo di ottenere qualche risultato.
Sarà interessante capire anche come si (ri)ambienterà il più importante colpo di CicloMercato, il figliol prodigo Victor Campenaerts. Il detentore del Record dell’Ora ha già spiegato che cercherà di conquistare le Classiche del Nord dal chilometraggio inferiore, per poi mettersi al servizio del team in quelle più lunghe. La specialità della casa resta però la cronometro, dove il classe ’91 spera di poter tornare a ottenere risultati importanti. A crono è migliorato tanto negli ultimi anni anche uno degli uomini simbolo del team, il veterano Thomas De Gendt. Il belga è uno dei migliori corridori da fughe dell’ultimo decennio, anche se nelle ultime due stagioni è apparso in difficoltà e quindi lo si è visto sempre più spesso sacrificarsi per la squadra. Probabilmente riproverà a piazzare qualche zampata di esperienza, ma non sarà così sorprendente rivederlo in testa al gruppo a lavorare nelle prime fasi di corsa.
La Lotto Soudal comunque sembra avere già in casa l’erede di De Gendt, il classe ’98 Brent Van Moer. La vittoria di tappa al Delfinato è stata un’importante dimostrazione delle sue capacità, che gli hanno permesso di farsi vedere anche in altre fughe in corse di altissimo livello come la Tirreno-Adriatico (un secondo posto nella sesta frazione) e il Tour de France (due top 10 di tappa). Nel 2022, e probabilmente anche negli anni a seguire, probabilmente ci troveremo spesso a leggere il nome di Van Moer tra i componenti della fuga del mattino.
Altri corridori che potremmo vedere spesso all’attacco, ma con caratteristiche più da scalatori, sono poi Matthew Holmes e Harm Vanhoucke. Il britannico aveva fatto un buon 2020, mentre è andato in difficoltà nel 2021, facendo rivedere solo nel finale qualche buono sprazzo, a cui spera di poter dare continuità quest’anno, mentre il belga ha continuato il suo processo di crescita ottenendo piazzamenti importanti anche in gare di alto livello come la Parigi-Nizza e sfiorando il primo successo della carriera al Tour de l’Ain. L’impressione è che proprio un successo potrebbe svoltargli in positivo la carriera, e per questo lo vedremo all’attacco già dalle prime fasi del 2022. Scalatore è poi anche il 25enne Steff Cras, che lo scorso anno è stato autore di una buona Vuelta a España, chiusa in 20esima posizione. Anche per lui l’obiettivo principale sarà provare a fare un passo in avanti per tentare di ottenere la prima vittoria della carriera, magari inserendosi in una fuga in una tappa di montagna di un Grande Giro.
Le giovani promesse
Dopo la partenza di Stefano Oldani, Filippo Conca resta l’unico italiano nel team. Nel suo primo anno tra i professionisti, il 23enne ha già fatto molta esperienza in diverse brevi gare a tappe del WorldTour, mettendosi spesso al servizio dei compagni di squadra e provando ad andare in fuga in alcune giornate. Nel 2022 l’obiettivo è quello di continuare su questa strada, con la speranza magari di riuscire a partecipare ad un Grande Giro e di mettersi nuovamente in mostra con degli attacchi a lunga gittata per cercare di conquistare un successo.
Tra coloro che erano passati professionisti un anno fa, hanno fatto vedere buone cose Harry Sweeny e Maxime Van Gils. L’australiano è riuscito a ottenere un paio di piazzamenti interessanti, il più importante dei quali arrivato al suo primo Tour de France, dove ha chiuso al terzo posto la 12esima tappa al termine di una lunga fuga. Anche il belga non ha mancato di mettersi in mostra in alcune giornate, concludendo al settimo posto il Giro di Vallonia e sfiorando la top ten alla Clasica San Sebastian. Nella nuova annata, quindi, il team concederà probabilmente a entrambi nuove occasioni per mostrare le loro qualità, continuando sempre ad affiancare loro i più esperti compagni di squadra per proseguire nella crescita.
Abbastanza positivo anche il primo impatto con i pro’ per Sylvain Moniquet, che nel 2021 ha avuto l’opportunità di partecipare alle classiche delle Ardenne e alla Vuelta a España, oltre a diverse gare a tappe del WorldTour. Corridore con caratteristiche da scalatore, il classe ’98 avrà con buona probabilità un programma abbastanza simile nel 2022, che dovrebbe vederlo al via del Giro d’Italia con l’obiettivo di fare un passo in avanti e provare a brillare nelle giornate più impegnative. Sarà invece più concentrato sulle classiche del Nord Sebastien Grignard, che lo scorso anno ha preso il via di quasi tutte le corse di un giorno più importanti, comprese Liegi-Bastogne-Liegi e Parigi-Roubaix, pur senza ottenere grandi risultati. Tuttavia, l’esperienza fatta in queste gare gli sarà sicuramente utile nella nuova annata, nella quale potrebbe affiancare un corridore come Gilbert che di questo tipo di corse se ne intende e che potrebbe insegnargli molto.
A causa di alcuni problemi fisici, durante il 2021 hanno corso pochissimo Xandres Vervloesem e Viktor Verschaeve. Per loro, quindi, il nuovo anno corrisponderà praticamente alla loro prima stagione tra i pro’, durante la quale la speranza è che, con un po’ più di fortuna, possano riuscire a mettere in mostra le qualità intraviste tra gli Under-23. Veri neoprofessionisti saranno invece l’australiano Jarrad Drizners e il belga Arnaud De Lie. Il primo, corridore abbastanza resistente e veloce, ha dichiarato di volersi soprattutto mettere al servizio di Ewan negli sprint e di voler fare esperienza nelle classiche belghe; il secondo, invece, nonostante abbia solamente 19 anni, ha già dimostrato di potersela giocare con corridori più esperti, che ha battuto lo scorso anno in corse minori (ma comunque di categoria UCI .2) quali Tour of South Bohemia, Tour Alsace e Circuit des Ardennes. Sarà quindi interessante seguire la crescita di questo classe 2002 e vedere il suo impatto con la categoria, anche se certamente la squadra non si aspetterà subito dei risultati da lui.
La squadra
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